domenica 27 gennaio 2013

Il Vero Delirio!



La prima volta che ho visto il campus dell’università sono rimasto veramente di sasso!


L’intera struttura copre un’area di circa un chilometro quadrato(un terzo di Tropea!) divisa in 4-5 enormi edifici. Gli interni sono  stati costruiti in legno, marmo e vetro solo dieci anni fa e sulle pareti interne dei corridori è facile trovare quadri o statue o opere di arte moderna.

 È veramente qualcosa di avveniristico, ovvia prova che
l’università riceve una quantità di fondi dallo stato impressionante!

Durante l’orientamento i tutor ci hanno mostrato i laboratori, gli uffici di alcuni professori , le aule più importanti e ci hanno nominano alcuni tra i più celebri studiosi che sono usciti dall’università. Ultimo dei quali l’inventore di Linux!!! Pazzesco!



e poi ci hanno portato nella hall di Physicum(che è l’edificio di Fisica) che sembra la hall di un albergo a 5 stelle e ci hanno raccontato una storia sulla palla di marmo rotante che c’è vicino l’entrata.


Praticamente durante la festa di natale qualcuno che lavora nell’università ha pisciato su questa palla!
E si vocifera che sia stato qualcuno del dipartimento di fisica teorica!!!


Allora…
Immaginatevi un tipo come Einstein, un genio della fisica che lavora tutto il giorno alla teoria della relatività con formule di mezzo metro per ogni pagina chiuso nel suo ufficio a fare calcoli su calcoli, su mille fogli sparsi dappertutto…

una delle persone più intelligenti che ci siano…e poi immaginatelo ad una festa di natale a scolarsi 5 birre e 2 rum e pera e a ballare al suono di gam gam style…


E già fino a qui non è male! Ahahah

Poi immaginatevi che gli venga un forte bisogno di urinare…
Allora si avvicina alla porta dei bagni vicino all’entrata, ma c’è una fila di 5 metri…allora aspetta due minuti….aspetta 5 minuti…incomincia a non stare molto bene…aspetta 10 minuti….e a quel punto non c’è la fa più e si dirige barcollando verso la palla di marmo rotante…si libera del suo fardello…ahahahah

È un’immagine stupenda! Assolutamente anticonvenzionale!


Ma la domanda è: perché i tutor ci hanno raccontato una cosa del genere? 

In italia un cosa così sarebbe tenuta più segreta possibile perché rovinerebbe il buon nome dell’università e stronzate del genere!

Io credo che loro ci abbiamo voluto dire che qui il lavoro e lo svago sono 2 facce della stessa moneta. Cioè che loro credono nell’equilibrio psico-sociale della persona.

In altre parole è importante lavorare e studiare, ma anche divertirsi!

Ho avuto la prova di questo una settimana fa…
Era mercoledì e io e il tedesco siamo andati ad una festa della facoltà di scienze dove c’erano solo finlandesi.
La festa è durata dalle sei del pomeriggio all’una della mattina e dato che il giorno dopo c’era lezione io ho bevuto solo un paio di birre e me ne sono stato tranquillo. I miei compagni però si sono scolati una decina di birre a testa e un paio di loro erano belli sbronzi!

In quel momento ho pensato: “a bonu si! A nanna! Mi sa che domani sono da solo in classe! Questi sono ubriachi di brutto!”.

 Poi siamo tornati a casa e il mattino dopo alle 10 io e il tedesco siamo andati all’università. Sono entrato in classe e non credevo ai miei occhi!

I miei compagni c’erano tutti! Perfettamente ordinati e composti, intenti a ripassare la lezione precedente!
Mi ricordo nitidamente di un tipo che era veramente messo male la sera prima, ma in quel momento era al primo banco come una sentinella nel deserto!

Credo che questo faccia parte della mentalità finlandese(e scandinava in generale) e mi piace moltissimo!

Questo è ciò che io chiamo “Il Vero Delirio”.

Perché se voi fate feste tutti i giorni dopo 2 mesi vi siete già stufati perché la festa è una “evento particolare”, ma se la fate tutti i giorni si perde il senso della particolarità e quindi la festa perde parte del suo stesso senso!

Se invece voi lavorate o studiate tutti i giorni senza dei momenti di svago dopo un po’ inizierete ad alienarvi dal mondo esterno e quindi perderete il senso del fine per cui state studiando o lavorando!

Magari un tipo lavora sempre come pazzo per la propria famiglia, ma se lavora troppo non ha tempo per la sua famiglia e quindi perderà i contatti con essa, ma a quel punto il suo lavoro non avrà più senso!

Io chiamo i momenti di svago momenti di “Delirio” perché a volte spengo il cervello e mi lascio andare al caos, mentre chiamo i moneti di studio e di lavoro momenti di “Non Delirio” e l’unione tra questi due dà proprio “Il Vero Delirio” che è la mia filosofia di vita!

E si sposa magnificamente con la filosofia finlandese! J
Quanto amo questa nazione!


martedì 22 gennaio 2013

Robe di cibo...



Ovviamente quando un italiano va all’ estero uno dei problemi più grossi è il cibo.
Ma il problema diventa più grosso se non si capisce nulla di quello che c’è scritto sul cibo!


Allora, se vai in un supermercato finlandese ci sono dappertutto scritte in finlandese e svedese(perché sono le due lingue ufficiali) e questo mi sta bene. Sui cibi però ci sono altre 2 o 3 lingue che sono sempre comprese tra norvegese, danese, lettone ed estone(cioè lingue inutili!). Quindi se una persona non proviene dalla scandinava ed entra in un supermercato finlandese non capisce veramente nulla!

Ora dico io, ma è possibile che ai finlandesi non gli viene in mente di scrivere qualcosa in inglese o spagnolo o francese o tedesco o cinese o qualsiasi cosa che sia una lingua parlata da più di 15 milioni di persone? No, non ci arrivano.

È come se nel lazio mettessero tante scritte sui cibi in dialetto campano, dialetto calabrese, dialetto pugliese…ma a cosa serve?
Comunque il problema è che quando vai in un supermercato e fai ciò che io chiamo “la spesa a sorpresa!”

Perché compri qualcosa ma non sai cosa!
Ovviamente se hai in mano un panetto di burro ti accorgi che non è un casco di banane! 

Perché non sei demente, ma magari quel burro è burro alla banana!
O burro per stitici! O burro di tartaruga morta! E tu non lo sai! E quindi per essere sicuri chiedi a qualcuno che tipo di burro hai in mano(dato che a helsinki quasi tutti parlano inglese, anche le vecchie!).

Ma qui sorge un piccolo problema. Perchè la gente finlandese non si rende conto che la loro lingua è incomprensibile e che sul cibo non ci sono scritte in inglese e quindi quando gli chiedi qualcosa pensano che li stai prendendo in giro o che sei un minorato mentale.

L’altra volta volevo comprare della carta da forno.
Sono andato allo scaffale dove c’era quella roba e ovviamente c’erano 5 o 6 carte da forno diverse.
Allora ne ho presa una a caso e ho chiesto a una signora che tipo di carta da forno era…

La signora mi ha guardato, ha fatto uno sguardo stranito e si è girata. In quel momento ho pensato che quella signora non parlasse bene inglese, allora ho chiesto ad una ragazza…
E mi fa: “si è carta da forno!” e se và seccata!
E io ho pensato “ ma cos’ha la gente oggi? Di solito i finlandesi sono gentilissimi e ti aiutano di brutto. Perché nessuno mi dice che diavolo ho in mano?’’

Alla fine chiedo ad una commessa e lei mi risponde gentilmente “è carta da forno bianca morbida, ma scusa non puoi leggere dietro? C’è in molte lingue!”

MOLTE LINGUE!??? molte lingue inutili vorrai dire! Ecco perché non me lo volevano dire! Perché secondo loro c’è scritto in tutte le lingue!
e quasi ogni volta la storia si ripete in questo modo.

Ovviamente non puoi fare questo bordello per ogni cosa e così metti semplicemente le cose nel carrello e vai avanti a mangiare cose a sorpresa!

L’altra volta io e il tedesco abbiamo comprato del pane e appena l’abbiamo assaggiato abbiamo realizzato che non era pane, ma una specie di schifo gommoso semisolido che assomigliava al pane. Non abbiamo mai scoperto cosa fosse…


Un altro grosso problema di ogni italiano è quando in giro si ostinano a voler cucinare cose italiane. Ovviamente faranno schifo perché non hanno neanche la più pallida idea di come sia il cibo italiano e quindi puoi mangiare roba italiana decente solamente in ristoranti italiani(e spesso neanche lì!).

A me non piace mangiare italiano all’estero. Se sono in un altro paese cerco sempre di mangiare qualcosa di tipico per entrare nella cultura del luogo e robe del genere…e poi se mangio cucina finlandese di bassa qualità non me ne accorgo perché non ho mai mangiato finlandese, mentre se mi scrivi che c’è “pasta al pesto genovaise” mi aspetto una pasta con il pesto(più o meno!)!

Ma nella mia mensa universitaria c’è sempre qualcosa di italiano e a volte sono costretto a mangiarlo.
L’altro giorno in mensa c’erano gli “spaghetti alla bolognese”.
C’erano gli spaghetti asciutti da una parte e il sugo dall’altra parte.

 Oh ragazzi, dovete credermi, appena ho visto quel sugo mi è venuta in mente una palude piena di pezzetti di vermi morti dipinti di rosso e tritati dentro! Era uno schifo senza senso!!! Sia da vedere che da odorare! Una roba mai vista! Uno schifo di schifo serio!

Ovviamente ho preso solo la pasta senza il sugo e poi sono andato a pagare. Alla cassa c’era una ragazza con cui avevo parlato il giorno prima che sapeva che ero italiano. 

Allora mi fa il conto e mi fa “ti sei dimenticato di prendere il sugo! Oggi c’è la bolognese!(e mi sorride) Costa uguale stai tranquillo!” e io “ Ti ringrazio ma sto bene così!” “No no, ma il prezzo è lo stesso! Vai che ti aspetto qui alla cassa! Tranquillo davvero!”

Quella ragazza ci teneva particolarmente ad essere gentile con me e non riusciva a capire il perché non avessi preso il sugo italiano(che gli altri prendevano a tonnellate!) e quindi pensava che non avessi capito che costava uguale mentre io cercavo in tutti i modi di scappare al tavolo!

Alla fine mi fa: “te lo prendo io!” e in quel momento io stavo entrando nel panico... quando le persone mi bloccano gentilmente mi viene voglia di spaccare tutto però non voglio essere scortese…allora mi sento in trappola.

Ma ecco che arriva il lampo di genio!
la prendo da un braccio e le dico sottovoce che ho la diarrea! 
e che non posso mangiare il sugo! Lei dice tipo che le dispiace e mi fa andare al posto.

Poi arriva il tedesco al mio tavolo (con il piatto pieno di pasta e palude vermosa ) e mi fa: “ perché non hai preso il sugo?”
E io “presto lo capirai”(il tedesco è un buon intenditore culinario e conosce la cucina italiana)…

Ne mangia una forchettata e fa: “Ma è una merda!” io scoppio a ridere come un pazzo e poi continuo a mangiare i miei spaghetti senza niente! Ahah

Per fortuna ogni tanto c’è il salmone affumicato…e quello ragazzi è veramente ma veramente una delizia da gustare con cura…ed è anche economico grazie alle super carte! Adesso mi è venuta fame! Ciao ragazzacci! J

giovedì 17 gennaio 2013

Maledette porte finlandesi!


È giunta l’ora di raccontarvi il primo guaio in cui mi sono cacciato.



È stato esattamente la mattina dopo del mio arrivo. Il viaggio era stato molto stancante e avevo dormito profondamente per tutta la notte. Quindi la mattina dopo
mi alzo dal letto, vado in bagno tutto rincoglionito, esco dal bagno per rientrare in stanza, giro la maniglia e la porta non si apriva!!!!!! In quel momento ho pensato che ero rincoglionito allora sono tornato in bagno, mi sono risciacquato la faccia, sono tornato e la porta non voleva saperne di aprirsi!!! 

La porta della mia stanza! In pratica ero rimasto chiuso fuori dalla mia stessa stanza e tutte le mie cose erano dentro! Giacca, scarpe, cellulare, soldi, carta di identità…tutto! E lì ho pensato che non era possibile che la prima mattina in finlandia potesse succedere qualcosa del genere! La porta aveva un sistema di autochiusura e nessuno lo aveva detto o scritto da qualche parte!

La prima cosa che ho pensato è stato di sfondare la porta, ma poi mi sarebbe costata un casino…

La seconda cosa che ho pensato è stata di andare fuori e di spaccare la finestra della mia stanza e arrampicarmi per entrare, ma fuori c’erano -7 gradi e io indossavo solo mutande, pantaloni del pigiama e maglietta. Niente calze, né felpe, nè scarpe e fuori c’erano 30 centimetri di neve! E poi i vetri sono tripli! Un po’ complessi da rompere!
Allora ho iniziato a riflettere e dopo cinque minuti avevo già fatto il punto della situazione riassumendolo in due parole:

SONO FOTTUTO!

L’unica cosa che potevo fare era di bussare alla stanza dell’inglese sociocopatico per chiedere il suo aiuto. Allora vado da lui, gli spiego la situazione e decide di darmi una mano. Mi presta un paio di scarpe, una felpa e dei guanti e usciamo nel mezzo di una nevicata a meno -7 gradi per chiedere aiuto.

Praticamente l’unica attività che c’è vicino a noi  è una parrucchiera! Allora le chiediamo se può aiutarci e ci dice il numero di emergenza in caso in cui rimani fuori di casa. Si! Avete capito bene! C’è proprio un numero apposito per la gente che rimane chiusa fuori dalla camera o fuori di casa. Grazie al caz… le porte hanno un sistema aggiuntivo di chiusura che non ha alcun senso! Visto che c’è anche la serratura! Comunque…

Torniamo in  casa per prendere il  telefono cellulare dell’inglese, entriamo nella sua stanza e lui lascia le chiavi della sua camera sul comodino!!! poi usciamo dalla camera e il genio stava quasi per chiudere la porta, quando lo fermo con un gesto violento della mano e gli grido di aspettare.

Lui mi guarda scioccato e io gli dico: “ stai dimenticando le chiavi dentro anche tu!” e lui: “ah già”.
AH Già??? MA SEI FUORI? Cazzone di un inglese! Stiamo facendo tutto questo casino perché io sono rimasto chiuso fuori dalla camera perché ho lasciato le chiavi dentro e tu fai lo stesso??????
Con la differenza che io non lo sapevo che si sarebbe chiusa la porta a chiave, lui invece si perché mi era appena successo a me!
(Però Devo ammetere che senza di lui sarei diventato un ghiacciolo al gusto calabro quindi stima per lui!)
Comunque…

Proviamo a chiamare questo benedetto numero e ovviamente non funziona perché funziona solo dai numeri fissi. L’unico telefono fisso che conoscevamo era quello della parrucchiera e allora siamo tornati da lei.
Appena ci ha rivisto la parrucchiera(io ero in felpa, pantaloni del pigiama e scarponi!) si stava scassando dalle risate, mentre la proprietaria era incazzata con me perché gli occupavo il telefono. Alla fine siamo riusciti a fare questa chiamata e dopo 5 minuti arriva il tipo e apre la porta della mia camera tranquillamente.

Ci spiega che c’è un sistema con una levetta di metallo  che si abbassa e si alza che regola il meccanismo di autochiusura. Poi si gira, sorride e fa: “sono 27 euro!”
Io rido e gli dico “buona questa! Dai quanto ti devo?”
E lui, continuando a sorridere: “27 euro!”
E in quel momento ho realizzato che non stava scherzando…

Da allora in poi anche quando vado in bagno mi porto le chiavi della camera con me per paura di rimanere chiuso dentro, fuori o in mezzo a qualche maledetta porta finlandese doppiogiochista!

Let's go!



Questo blog è indirizzato a tutti gli amici e parenti che vogliono sapere come procedono le mie avventure in terra finnica. Scriverò nello stesso modo in cui parlo! Perché voglio che chi legga possa avere la sensazione di parlare con me faccia a faccia. Per cui scusate gli errori grammaticali, ortografici, stenografici, le eventuali volgarità e la mia superficialità, non scrivo su questo blog per lasciare qualche insegnamento a qualcuno o affinchè altri lo possano leggere, ma semplicemente perché molte persone mi chiedono notizie e ho pensato che il modo più veloce di comunicare con tutti quanti fosse questo!

La prima settimana                              10/01/2013

Allora, il posto in cui vivo è veramente periferico è molto tranquillo,  non sembra di essere ad Helsinki ma a Umea nel posto dove viveva Marc. Infatti vivo in un piccolo complesso di palazzetti a 3 piani vicino alla foresta con una specie di cortile comune a tutto il quartiere, la lavatrice è in un altro palazzo e dalla mia finestra si vedono soltanto alberi.

 Nel mio palazzetto non ci sono altri studenti tranne me e i miei 2 coinquilini(un inglese e un tedesco) e in generale in tutto il complesso ci saranno una cinquantina di studenti tra finlandesi e internazionali. Accanto c’è un altro complesso gemello della stessa grandezza. La zona si chiama Kontula.
Insomma, veramente ma veramente tranquillo.
E mi piace un sacco! In questo modo avrò l’opportunità di studiare molto sia la fisica che la cultura Finlandese, ma allo stesso tempo di fare feste perché il centro è distante mezz’ora di metro. Questa settimana l’ho spesa per l’orientamento, per comprare cose per la casa e per  fare carte su carte per la Finlandia.
La Finlandia è terribilmente organizzata e ha creato per gli studenti una quantità di carte assurda veramente economiche che ti permettono di innalzare la tua qualità di vita rendendola più comoda e meno costosa. Le più importanti sono quattro: La student card, la ESN card, la transport card e la Lyyra card(si legge Liuura card).

La student card costa 45 euro e ti permette di avere dei pranzi scontatissimi in tutti gli Unicafè sparsi per Helsinki, di essere parte della Student Union(l’associazione studentesca ufficiale) e funge anche da tessera per le biblioteche universitarie.

La ESN card ti rende socio ufficiale ESN che è il Network europeo dello studente erasmus. In pratica organizza uscite viaggi, meeting e party tra tutti gli studenti finlandesi ed europei. Giusto per darvi un’idea quest’anno è in programma una festa chiamata “ Crociera piratesca finlandese alla conquista del mar baltico ”. In pratica sarà una festa gigantesca in barca con il tema dei pirati che partirà dalla Finlandia e arriverà in Svezia raccogliendo persone in giro(e poi spero che ci riporteranno in Finlandia; almeno quelli di noi che saranno ancora vivi ahah).

La transport card ti permette di usare tutti i mezzi di Helsinki cioè treni, bus, tram, metro. Con 100 euro viaggi per 5 mesi senza limiti(e pensate che normalmente il biglietto per un giorno costa 8 euro!).

La Lyyra card è sicuramente quella con maggiori benefici (e costa solo 16 euro! Ma bisogna prima avere la student card per poterla richiedere). La Lyyra association vanta il fatto che la Lyyra card ha più di 1000 benefici in tutta la finlandia.
Infatti questa carta ti permette di avere visite mediche gratuite, grandi sconti su interventi medici di qualsiasi tipo, grandi sconti in tutte le attività pubbliche come musei teatri concerti centri estetici ecc, lo sconto del 50 PER CENTO su tutti i treni finlandesi, funge da carta di credito e da tessera bibliotecaria in tutte le biblioteche pubbliche. L’unico problema è che per farla bisogna mandare due domande on-line e in una c’è bisogno di una fototessera digitale di una precisa dimensione che mi è costata 19 euro, cioè più della carta stessa e bisogna aspettare 2 settimane perché sia pronta e poi andarsela a prendere in un ufficio. Comunque, è una bomba!

In pratica con queste 4 carte sei abbastanza tranquillo; io ovviamente prenderò anche

la “unisport card” (che costa solo 60 euro) che serve per fare tutti gli sport in tutte le palestre di Helsinki per tutto l’anno e

 la “italian cultural card” che serve per avere accesso alla “associazione italiana per la cultura ad helsinki” cioè una associazione che aiuta i collegamenti tra le due culture e dispone di una libreria in italiano di tutta la cultura finnica e di una libreria in finlandese di tutta la cultura italiana. Insomma, roba di roba di robe serie!

I giorni dell’orientamento sono stati stupendi. Eravamo una ventina da quasi tutto il mondo e purtroppo quattro di noi erano italiani e riguardo a questo ne parlerò molto approfonditamente perché gli italiani che ho incontrato finora mi ha fatto veramente una pessima impressione. Io ovviamente giro sempre con erasmus o finlandesi e mi trovo benissimo.

Il mio inglese quando sono lucido non è niente male e non ho grosse difficoltà di comunicazione, però quando sono stanco sembro un dislessico muto.
In pratica durante una normale discussione mattutina riesco a capire il 50 % delle parole e poi con la logica ricostruisco il discorso capendo l’80-90 % del discorso. Quindi riesco a comunicare tranquillamente. Pensate che gli altri studenti mi hanno fatto i complimenti per il mio inglese, persino una americana e un australiano! Però loro non mi hanno mai sentito parlare dopo le 4 del pomeriggio!
Il problema è che quando sono stanco capisco il 30% per cento delle parole e dato che non riesco a ricomporre il discorso se in quel 30 % non ci sono le parole chiave del discorso non capisco niente e tralaltro non riesco neanche a costruire frasi di risposta, però alla fine mi faccio capire gesticolando e il gioco è fatto! Ahah sicuramente con il tempo sarò più sciolto anche quando sono morto.



Oggi mi è capitata una cosa bellissima. Era il nostro secondo giorno di orientamento ed eravamo in giro per l’università con i tutor. Siamo andati in mensa ed io ero rimasto indietro perché dovevo parlare con una professoressa. Dato che non volevo rimanere indietro,
 per fare in fretta, non ho guardato il menù dimenticandomi che lungo la fila i nomi delle pietanze sono solo in finlandese. Così durante la fila chiedevo al signore davanti a me(alto, pelle chiara, moro, occhi scuri) di spiegarmi cosa era quel cibo e quell’altro cibo in inglese…

e alla fine ho pagato e stavo andando a sedermi al tavolo grande dove c’erano i tutor e gli altri exchange student, ma con mia grande sorpresa il signore a cui avevo fatto mille domande 5 minuti prima mi ha invitato a sedermi al tavolino con lui. Allora ho avvertito i tutor (sorpresi anche loro del fatto che mi stavo sedendo ad un altro tavolo)ed ho accettato l’invito di buon grado.
In pratica quel signore era un metereologo del Sudafrica che faceva il ricercatore all’università di helsinki da due anni, era sposato e la moglie lo aveva raggiunto da poco, una persona molto solare. Mi ha detto che si trova benissimo ad Helsinki e che la lingua non è impossibile, infatti sua moglie che è una desiner riesce già a comunicare dopo solo 6 mesi di permanenza. Lui mi ha fatto delle domande sul turismo in Italia e dopo 10 dieci minuti ridevamo entrambi come vecchi amici! Veramente una stupenda conversazione. Finito il pranzo ci siamo salutati e io sono tornato nel mio piccolo gruppo studentesco mentre lui è tornato a lavorare in uno dei più avanzati centri metereologici mondiali! Non male!



Il professore del mio corso di studi è un fisico teorico lappone sulla cinquantina, leggermente tarchiato, un po’ panzuto e con due occhietti vispissimi. Ha un pazzesco accento finlandese e non capisco niente di quello che dice, è amante della natura e ha una risata stupendamente naturale. Ovviamente sembra un pazzoide e con lui dovrò fare anche un esame che ha il corso in lingua finlandese e quindi dovrò studiarlo sul libro da solo perché ovviamente non parlo finlandese(per ora!) e sarà veramente dura, ma… vedendo facendo…

Durante questa settimana ha fatto relativamente caldo. Le temperature hanno oscillato tra 1 e -9 gradi e durante il giorno si riusciva anche a vedere il sole.
Bisogna sottolineare che le temperature non si avvertono come in Italia(o almeno non come Torino), infatti il primo giorno che sono uscito c’erano -7 gradi e allora mi ero preparato al peggio vestendomi al massimo delle mie capacità (perché quando avevo provato -7 gradi a Torino stavo morendo dal freddo). Appena sono uscito di casa dopo due passi ho iniziato a sudare tantissimo perché i meno -7 gradi di qui erano come 0 gradi a Torino. Insomma, niente di speciale.

In pratica la prima settimana è stata uno delirio costruttivo iperpositivo!

Pace!